Igiene orale, sfatato un mito

Se ne sentono di tutti i colori e molti consigli non sempre sono affidabili. Ad esempio, quello relativo all’ igiene orale secondo cui prima di lavarsi i denti bisognerebbe aspettare circa mezz’ora per non creare troppi danni allo smalto.

Sfatato un mito

Smentisce il falso mito il Segretario Nazionale dell’Andi, l’Associazione nazionale dentisti italiani: “Spazzolino, dentifricio e filo interdentale vanno usati subito dopo i pasti, perché sono gli unici strumenti che ci consentono di ridurre i batteri che approfittano dei residui di cibo sui nostri denti per moltiplicarsi. Lo zucchero è un terreno di coltura eccezionale per i batteri. Il rischio di carie dipende proprio da quanto resta attaccato alla superficie. Semmai mezz’ora è il tempo limite per pulire i denti”.

I cibi-spazzolino

“Mangiare più fibre. È impossibile dire ‘non mangiate zucchero!’ – continua l’esperto -, come si fa a proibire la cioccolata ad un bambino? Ma educarlo a lavare subito i denti, questo è possibile”.

Lo spazzolino

Lo spazzolino da denti va cambiato ogni tre mesi. E c’è un indizio per capire quando è stato usato troppo energicamente. “Se prima dei tre mesi le setole appaiono già ‘spanciate’, aperte, inclinate verso il lato della testina – spiega – significa stiamo usando lo spazzolino in maniera troppo energica”.

Le setole

“È meglio preferire quelle medie – aggiunge -, più delicate. Con quelle dure si rischia infatti con movimenti scorretti di provocare usure e abrasioni. Sempre se non ci sono indicazioni diverse da parte del proprio dentista di fiducia: quelle morbide, ad esempio, sono suggerite quando c’è un’infiammazione in corso”.

L’ igiene fuori casa

“Se non abbiamo a disposizione spazzolino e dentifricio e siamo fuori casa si può cercare di ovviare con una gomma da masticare ricca di fluoro – spiega ancora Esposito -. Masticare fa produrre più saliva e in bocca si crea un ambiente acido che neutralizza i batteri. Anche se la cosa migliore sarebbe quella di avere sul posto di lavoro o nella borsetta un kit portatile. Negli Stati Uniti non è raro vedere gente che pulisce i denti mentre è in taxi”.

Prevenire è sempre meglio

“Abbiamo assistito a un calo delle cure per la prevenzione, pulizia, sigillature dei solchi, fluoroprofilassi – afferma il medico – e drastico anche di tutti gli interventi di riabilitazione e protesici che vengono rimandati aspettando tempi migliori”. Con il rischio che i problemi si ripresentino più avanti e più gravi. Quindi se la pulizia dei denti domestica rimane il presidio più economico, non dimenticare l’ultimo consiglio. “Ogni sei mesi una visita di controllo, una volta all’anno una seduta di igiene ambulatoriale per rimuovere il tartaro”. Perché “lavare i denti regolarmente è fondamentale, ma non elimina i problemi – spiega ancora Esposito –. Solo la pulizia praticata dal dentista può individuare anche la placca e il tartaro che si nascondono sotto la gengiva, quella parte non visibile che però a lungo andare provoca la gengivite e la malattia parodontale”.
Fonte: ilsole24ore.com

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