La notte è nemica dei denti

Lo spuntino serale e il calare della notte formano una combo potenzialmente micidiale per il tuo sorriso. Di notte, infatti, i batteri lavorano in sordina, pronti a prendere a picconate canini e molari. Per questo è importante seguire alcune buone abitudini prima di andare a letto (e appena ci si sveglia).

Spazzolata con o senza cena

Non importa se abbiamo saltato la cena: i denti vanno lavati lo stesso. Durante la notte la salivazione all’interno alla bocca, che normalmente protegge i denti, è meno abbondante. Infatti non parliamo né mastichiamo, quindi abbiamo bisogno di meno saliva. Questo però significa anche che i nostri denti sono più esposti agli attacchi degli acidi batterici, che possono a loro volta portare alla formazione della carie.

Niente tisana della buona notte

mangiare-di-notteNo allo spuntino dopo cena, con tanto di bollino rosso anche anche a latte e tisane, a meno che non si trovi la voglia di tornare in bagno a dare una passata di spazzolino prima di addormentarsi. È evidente che, se bisogna lavarsi i denti anche a digiuno, tanto meno è indicato andare a coricarsi dopo bevande gassate e zuccherate, biscottini, cereali, yogurt, frutta, gallette, neanche una prugna perché è sufficiente quella a far variare il Ph della bocca.

I denti hanno bisogno di tempo

I denti non andrebbero mai lavati subito dopo i pasti, così facendo, si rischia di rovinarne lo smalto. Una buona abitudine è di far passare almeno una ventina di minuti da quando ci si alza da tavola a quando si imbraccia lo spazzolino.

Acqua e limone al mattino: attenzione

Se siete tra quelli che hanno l’abitudine di bere mezzo limone la mattina appena sveglie per purificarvi, ricordatevi che anche in questo caso devono passare almeno venti minuti, altrimenti il dente si demineralizza più facilmente. Un consiglio per limitare il contatto tra il limone e i denti è quello di bere dalla cannuccia.

Non dimenticarti di…

Fare un controllo almeno un paio di volte l’anno. Chi va da un dentista sa che riceverà periodicamente delle telefonate per le visite di routine. Normalmente i pazienti vengono inseriti all’interno di una terapia di richiamo. La frequenza delle visite varia in base alla collaborazione del paziente e alla predisposizione della sua bocca: se un adulto pulisce bene i denti e non è particolarmente soggetto a carie, può bastare un controllo all’anno, altrimenti è auspicabile effettuarne uno ogni 4-6 mesi.
Fonte: nutrieprevieni.it

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