Xerostomia

Una ridotta produzione di saliva può alterare il sapore dei cibi, rendere difficile la fonazione e la deglutizione, predisporre a carie dentali e alitosi: si tratta di Xerostomia, patologia caratterizzata da secchezze del cavo orale.

La saliva svolge un ruolo fondamentale nell’omeostasi orale, permettendo lo svolgimento della masticazione, della deglutizione e della fonazione.

Esercita un’azione protettiva contro miceti e batteri, veicola il trasporto di nutrienti ed enzimi digestivi e lubrifica le mucose orali.

Un soggetto adulto sano produce circa 1 L/die di saliva, seppur con ampie fluttuazioni.

Nel momento in cui il flusso salivare si riduce si parla di Xerostomia.

Cos’è la Xerostomia

La Xerostomia è una patologia ghiandolare caratterizzata da una riduzione della produzione di saliva.

I soggetti maggiormente colpiti sono gli anziani: la maggior prevalenza nelle età più avanzate è verosimilmente correlata all’assunzione di un maggior numero di farmaci xerogenici, in grado cioè di causare disidratazione e secchezza orale.

L’assenza di saliva e la secchezza orale che ne consegue possono determinare l’insorgenza di fastidiosi sintomi come:

  • bruciore
  • difficoltà nella fonazione e nella deglutizione
  • alitosi
  • disfagia
  • perdita del senso del gusto.

Questi sintomi si presentano durante tutta la giornata e persistono durante la notte, causando continui risvegli per la necessità di idratarsi.

Possono aumentare se si sono consumati cibi acidi e piccanti, caffè, alcolici.

Classificazione della Xerostomia

A seconda delle cause e della presentazione clinica la Xerostomia si distingue in:

  • Xerostomia fisiologica: in età avanzata le ghiandole salivari diventano progressivamente ipotrofiche e riducono la produzione di saliva;
  • Xerostomia temporanea: dovuta a terapie farmacologiche di breve durata, patologie organiche o periodi transitori di ansia o depressione;
  • Xerostomia cronica ad intensità intermedia: dovuta terapie farmacologiche continuative e diabete mellito;
  • Xerostomia cronica ad elevata intensità: dovuta a trattamenti di radioterapia, malattia di Sjögren o gravi eventi traumatici.

Cause e fattori di rischio

Le cause di Xerostomia sono varie.

Una diminuzione del flusso salivare può essere determinata da:

  • Patologie autoimmuni (Sindrome di Sjogren, connettiviti, vasculiti, artrite reumatoide)
  • Patologie metaboliche (Diabete mellito)
  • Infezioni virali (HIV, HCV, CMV, EBV)
  • Amiloidosi e Sarcoidosi
  • Cause iatrogene (farmaci e terapie oncologiche)
  • Cause psicologiche (ansia, depressione, periodi di stress)
  • Traumi
  • Alcolismo e abitudine tabagica
  • Carenze nutrizionali e disidratazione
  • Invecchiamento.

Le categorie di farmaci che possono determinare Xerostomia sono più di 400.

I principali sono:

  • Diuretici
  • Sedativi
  • Analgesici
  • Anoressizzanti
  • Antipertensivi
  • Ansiolitici
  • Antiaritmici
  • Anti-Parkinson
  • Antipsicotici
  • Antiemetici
  • Antidiarroici
  • Antistaminici
  • Antidepressivi
  • Antineoplastici
  • Anticolinergici.

Conseguenze della Xerostomia

La saliva è un liquido biologico di fondamentale importanza per numerose funzioni.

Tra i segni di frequente riscontro in pazienti con Xerostomia si ricordano:

  • Carie dentali
  • Gengiviti e parodontiti ricorrenti
  • Infezione da Candida Albicans
  • Ipertrofia delle ghiandole salivari
  • Alitosi
  • Difficoltà fonatorie e masticatorie
  • Cheilite angolare
  • Perdita del gusto
  • Desquamazione delle labbra
  • Ulcere orali.

Trattamento

Il trattamento della Xerostomia si articola su svariati fronti.

È molto importante adottare uno stile di vita sano e regolare, con una dieta equilibrata e un’idratazione abbondante.

È inoltre importante abbandonare il consumo di alcol, rinunciare all’abitudine tabagica e ridurre l’assunzione di caffeina.

Sono consigliabili l’abolizione della posizione prona durante il riposo, che favorisce la respirazione orale, e il collocamento di umidificatori in camera da letto.

Il paziente può inoltre trovare giovamento masticando gomme allo xilitolo.

Svolge poi fondamentale importanza l’utilizzo di sostituti della saliva a base di carbossimetilcellulosa e idrossietilcellulosa, che sono spesso il trattamento di scelta per i pazienti con Xerostomia.

Possono inoltre dare giovamento gli agonisti colinergici come la pilocarpina e la cevimelina.

Trattamento della Xerostomia a Napoli

I trattamenti per la cura della Xerostomia a Napoli sono disponibili allo Studio Michelangelo 13 al Vomero.

Per maggiori informazioni o per prenotare una visita, contatta lo Studio Dentistico Michelangelo 13 a Napoli.

Avviso agli utenti
Le informazioni contenute in questa pagina sono pubblicate solo a scopo informativo e non possono sostituire in alcun caso il parere del dentista.

Bibliografia

Talha B, Swarnkar SA. Xerostomia. [Updated 2022 Oct 27]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK545287/

Condividi questo articolo